Il mio approccio si focalizza sulla singola persona e sulla considerazione della problematica riportata sulla base delle sue esperienze, oltre che di come la persona stessa si racconta alla luce del contesto in cui vive e della sua storia di vita. Questo con lo scopo di ridurre l’intervento clinico al mero utilizzo di protocolli standard costruiti utilizzando categorie psicopatologiche.
Inoltre, l’integrazione con l’approccio di Terapia Metacognitiva Interpersonale consente di focalizzarsi sul fatto che i pazienti con disturbi di personalità o con una sofferenza psicologica, possano avere difficoltà a descrivere il proprio mondo interno e a comprendere cosa gli altri pensano e sentono con il fine di trovare spesso difficoltoso costruire legami cooperativi. Spesso infatti può accadere che la persona sia guidata nei propri comportamenti, in particolare nel corso dei rapporti con le altri, da un insieme di aspettative, che vengono messe in atto in modo automatico, rispetto a come le altre persone reagiranno o risponderanno ai propri bisogni, desideri, piani. Gli esiti di tali modalità comportamentali possono essere stati mentali caratterizzati da forte sofferenza e/o emozioni intense, che spesso risultano difficoltose da gestire attraverso strategie utili e funzionali al recupero del proprio benessere: per questo motivo spesso la persona può entrare in stati di spegnimento affettivo, talvolta ricercato anche con l’utilizzo di alcol e sostanze. In tali situazioni, talvolta, può risultare difficile anche “muoversi nel mondo” nella modalità che realmente si desidera e si ha difficoltà ad individuare obiettivi e/o mete sentiti come propri.
Con l’approccio integrato che utilizzo è possibile, pertanto, mirare al miglioramento della metacognizione, comprendere gli schemi interpersonali che guidano le azioni e che possono portare a soffrire e a bloccare la propria vita sul versante affettivo, relazione, lavorativo ecc… e utilizzare tale conoscenza sul proprio mondo interno e “di essere nel mondo”, oltre che sul mondo psicologico degli altri per promuovere modi di relazionarsi che possano permettere una riduzione della sofferenza in conseguenza di una vita più attiva, realizzata e maggiormente piena di senso.